venerdì 24 maggio 2013

DON SANDRO


ECCO DON SANDRO
 
A CHI SERVE
...LO UTILIZZI PER SE
 
UN ABBRACCIOOOOOOOOOO
STE
 
E SANTA GIORNATAAAAAAA
 
“Che cosa vi pare? Se un uomo ha cento pecore e una di loro si smarrisce,
non lascerà le novantanove sui monti e andrà a cercare quella che si è smarrita?”.

Gesù rincorre tutti noi.
Se prima ci permette di vagare per i nostri sentieri,
di provare lo smarrimento interiore,
la sconfitta e la demolizione delle nostre aspettative,
poi prova per noi una così forte compassione
per cui non può fare a meno di venirci a cercare.
Non giudica, né tanto meno rimprovera.
Il suo è un amore che non calcola le volte che ci ha perdonato,
i tempi di attesa che ha vissuto.
Aspetta, cerca, non ci molla.
E così trova la pecora smarrita.

ASIA BIBI


VI DISTURBO
PER DIRVI CHE IO HO SCRITTO A QUELLA MAIL
CHE TROVATE IN FONDO PAGINA
...SE QUALCUNO DI VOI SI SENTE DI FARE ALTRETTANTO
...FACCIA PURE
 
...COMUNQUE VADA
...PER ASIA
...LEI HA GIA VINTO
IL DEBOLE VINCE SEMPRE SUL FORTE
...AL MASSIMO LE POSSONO TOGLIERE LA VITA
...NON POSSONO FARE ALTRO
 
...MA L'ANIMA DI ASIA DA COME AFFRONTA QUESTA COSA...E' GIA DI DIO
...E NON LE VERRA' TOLTO IL POSTO CHE GIA LE E' RISERVATO
 
 
 
 

Lo Straniero - Il blog di Antonio Socci


Posted: 09 Dec 2012 01:37 PM PST
Asia Bibi, una madre di cinque figli, è in carcere da tre anni ed è stata condannata a morte per impiccagione perché cristiana a 1700 anni esatti dall’Editto di Costantino.
La libertà di coscienza, cioè il riconoscimento pubblico della dignità umana, cominciò proprio quel giorno di febbraio del 313.
Il primo seme (ancora tanta strada c’era da fare) fu proprio quell’Editto di Milano, firmato da Costantino, a cui è dedicata la grande mostra che si è appena aperta a Palazzo Reale del capoluogo lombardo.
L’editto concedeva “anche ai cristiani, come a tutti, la libertà di seguire la religione preferita” e decretò quindi “che non si debba vietare a nessuno la libera facoltà di aderire, vuoi alla fede dei cristiani, vuoi a quella religione che ciascuno reputi più adatta a se stesso”.
Da lì, pian piano, sarebbero nate tutte le libertà (infatti con quella dichiarazione di fatto iniziava a nascere anche la laicità dello Stato, perché il potere non poteva più essere divinizzato).
Eppure oggi, a 1700 anni da quella storica svolta, i cristiani nel mondo continuano ad essere perseguitati e massacrati per la loro fede in Gesù Cristo. Anzi, lo sono oggi più ancora che nell’antica Roma.
Il caso simbolo è appunto quello di Asia Bibi, una madre di cinque figli. Dal giugno 2009 è rinchiusa in una cella senza finestre nel carcere di Sheikhupura in Pakistan. Ha subito atrocità e umiliazioni ed è stata condannata a morte per la sola “colpa” di essere cristiana.
In questo paese a stragrande maggioranza musulmana infatti il regime fondamentalista da anni ha varato la terrificante “legge sulla blasfemia” che è come un spada di Damocle sui cristiani, la cui vita, i cui figli, i cui beni sono così alla mercé di chiunque li denunci di aver offeso Maometto.
Ieri “Avvenire” ha pubblicato una lettera di Asia Bibi dove fra l’altro si legge: “Un giudice, l’onorevole Naveed Iqbal, un giorno è entrato nella mia cella e, dopo avermi condannata a un morte orribile, mi ha offerto la revoca della sentenza se mi fossi convertita all’islam”.
Questa mamma coraggio gli ha risposto: “preferisco morire da cristiana, che uscire dal carcere da musulmana. ‘Sono stata condannata perché cristiana – gli ho detto -. Credo in Dio e nel suo grande amore. Se lei mi ha condannata a morte perché amo Dio, sarò orgogliosa di sacrificare la mia vita per Lui’ ”.
Sono parole impressionanti, pronunciate da una povera donna inerme, alla mercé dei suoi aguzzini, con cinque figli piccoli che l’aspettano in una povera casa.
Parole che sembrano davvero tratte dagli “Atti dei martiri” dei primi secoli cristiani.
Là in Pakistan del resto perfino uno dei pochi cristiani importanti come Shahbaz Bhatti e un saggio governatore musulmano (di idee liberali) come Salman Taseer sono stati ferocemente assassinati per aver chiesto pubblicamente l’abolizione dell’assurda “legge sulla blasfemia” e la liberazione di Asia Bibi.
C’è qualcuno in Occidente, dove tutti strologhiamo, stando comodi al caldo (e ci piace pure fare i “martiri” per la minima controversia), che sa commuoversi per questo vero e drammatico atto di eroismo?
C’è un municipio che esporrà l’immagine di Asia Bibi o – trattandosi di una cristiana – non interessa a nessuno?
Noi cristiani, semplici fedeli, sacerdoti, religiosi, vescovi e alti prelati ci sentiamo davvero toccati da una testimonianza così?
E se fosse chiesto a noi di rischiare – non dico la vita, ma – qualcosa per la nostra fede, saremmo pronti a dire di sì o rinnegheremmo Gesù Cristo?
E i nostri giornali e i nostri intellettuali, sempre pronti a firmare appelli per tutte le cause “politically correct”, anche meritevoli come quelle di Salman Rushdie o di Sakineh, emetteranno almeno un vagito per Asia Bibi?
Dove sono tutti quei seguaci di Voltaire i quali amano ripetere quella frase (che Voltaire non ha mai pronunciato) secondo cui – pur non condividendo le idee dell’avversario – bisogna essere disposti a dare la vita per permettergli di professarle?
Non ne ho mai visti di eroi simili dalle nostre parti. Dove, del resto, non è chiesto così tanto, ma basterebbe una innocua presa di posizione.
Perché il Pakistan non è proprio un paesello sperduto, ma una potenza nucleare di 180 milioni di abitanti – il sesto più popoloso del mondo – con un peso geopolitico molto forte.
Per inciso, la potenza ad esso avversa è l’India e anche lì i cristiani non se la passano per niente bene: basti ricordare le atrocità commesse contro di loro da fondamentalisti indù in Orissa.
D’altra parte quello di Asia Bibi è solo uno dei tantissimi casi di cristiani perseguitati. La voce di Benedetto XVI è l’unica ad alzarsi in loro difesa (e in difesa di tutti i perseguitati). Ma sembra del tutto inascoltata. I cristiani sono tornati ad essere “la spazzatura del mondo”.
Il 5 novembre scorso Angela Merkel ha sottolineato che “il cristianesimo è la religione più perseguitata del mondo”. Ebbene, è stata subissata da critiche, anche da associazioni che si occupano di diritti umani. Perché non è “politically correct” affermare una cosa simile.
Eppure la benemerita associazione “Aiuto alla Chiesa che soffre”, nel suo “Rapporto sulla libertà religiosa nel mondo”, ha rilevato che tre casi di discriminazione su quattro (cioè il 75 per cento) riguardano i cristiani.
D’altra parte il Novecento è stato per i cristiani un’immane macelleria. Certo, è stato un secolo di genocidi per tanti altri gruppi umani – a cominciare dal caso più satanico, la Shoah – ma fortunatamente si tratta di orrori universalmente riconosciuti, denunciati e aborriti come tali da tutti noi.
Solo i cristiani pare non abbiano diritto a essere annoverati fra le vittime e i perseguitati. Loro e la Chiesa devono stare sempre e solo sul banco degli accusati o degli irrisi. E senza lamentarsi.
Eppure i cristiani nel Novecento sono stati massacrati a tutte le latitudini e sotto tutti i regimi. E i dati sono impressionanti e sconosciuti.
Quando, dieci anni fa, scrissi un libro su queste persecuzioni (“I nuovi perseguitati”, Piemme), cercai dei dati statistici ufficiali, di fonte neutra.
Dunque consultai la ricerca sociologica più autorevole, appena uscita presso Oxford University Press, ovvero la “World Christian Encyclopedia” di David B. Barrett, George T. Kurian e Todd M. Johnson.
Da cui appresi che, nei duemila anni di storia cristiana, si potevano quantificare in circa 70 milioni coloro che erano stati ammazzati, per via diretta o indiretta, a causa della loro fede in Gesù. Ma 45 milioni e mezzo erano martiri del XX secolo.
E tuttora ogni anno le vittime si contano in migliaia. Erano (e sono) dati sconvolgenti, però ignorati dai media.
A 1700 anni dall’Editto di Costantino che introdusse nel mondo la libertà di coscienza, una donna cristiana, condannata a morte solo per la sua fede, dal buio del suo carcere, scrive adesso parole che dovrebbero emozionare tutti.
Parole che sembrano arrivare dai primi secoli cristiani e che mostrano ancora oggi che il cristianesimo entrò nel mondo con un annuncio rivoluzionario: mentre le religioni pagane sacralizzavano il Potere, Gesù Cristo sacralizzava la dignità e la libertà di ogni singolo, piccolo essere umano.
“Gesù, nostro Signore e Salvatore” scrive Asia Bibi “ci ama come esseri liberi e credo che la libertà di coscienza sia uno dei tesori più preziosi che il nostro Creatore ci ha dato, un tesoro che dobbiamo proteggere”.
Ecco perché il caso di Asia Bibi riguarda chiunque abbia a cuore la propria libertà.

Antonio Socci
Da “Libero”, 9 dicembre 2012
Vedi Facebook: “Antonio Socci pagina ufficiale”

PER CHI VUOL FARE QUALCOSA PER ASIA BIBI
Si può far avere la nostra protesta alle autorità pakistane. Riprendo, da “Avvenire” di oggi: “E’ possibile scrivere all’Ambasciata pachistana, via della Camilluccia 682, 00135 Roma, oppure inviare un fax al numero 06-36301936, o spedire una mail all’indirizzopareprome1@tiscali.it ”.

SANDRA SABBATINI


IN SANT'ANTONINO
CI SONO 12 PANNELLI ALL'ENTRATA
DAL LATO DELLA PIAZZA
PARLANO DI SANDRA SABBATINI
HO ALLEGATO UNA PICCOLA FOTO
 
 
ECCO ALCUNI PENSIERI
 
...LA VITA VISSUTA SENZA
DIO E' UN PASSATEMPO,
NOIOSO O DIVERTENTE,
CON CUI GIOCARE
IN ATTESA DELLA MORTE
 
 
IO NON VOGLIO
VIVERE UNA VITA
PIENA DI NIENTE
 
PER CAPIRE
LA PREGHIERA
E' NECESSARIO
CAPIRE
PROFONDAMENTE
CHE SI PARLA CON DIO
 
VOGLIO AMARTI
E AMARE OGNI GIORNO,
OGNI MOMENTO
DELLA MIA VITA
ANCHE NELLE SITUAZIONI
PIU' ASSURDE
8 AGOSTO 1980
 
...DEI GIOVANI UBRIACHI
DI ALCOOL E DROGA
DOPO UN SABATO ALL'INSEGNA
DELLATRASGRESSIONE,
QUELLA MATTINA ERANO ANCORA
IN GIRO E CON LA LORO
AUTO FUORI CONTROLLO
L'HANNO INVESTITA.
SAPIENZA MISTERIOSA DI DIO:
LEI CHE STAVASPENDENDO LA VITA
IN UNACOMUNITA' TERAPEUTICA
UCCISA DA DEI TOSSICODIPENDENTI!
 
LA MOSTRA RIMANE
APERTA FINO A 6 GENNAIO
NEGLI ORARI DI APERTUTRA
DELLA BASILICA
APERTURA ORE 8,00
...E' UN BEL REGALO CHE CI POSSIAMO FARE
...CI FARA' BENE AL CUORE
...CHE SI TRADUCE...ANIMA
 
...PERCHE' ASPETTARE
...POTRESTE AVERE
LA NECESSITA' DI RIVEDERLA
COME HO FATTO IO STAMATTINA
CON IL MIO AMICO NERIO
...SEMPRE PIU SERIO
 
...CHE DATA LA TEMPERATURA
MI HA FATTO PRENDERE
UN BEL PO DI FREDDO
...SE L'E' LETTA TUTTA
 
QUESTO PENSIERO CALZA BENE A SANDRA
 
DIO NON E' NELLA RIGIDITA',
DIO NON E' NEL TRATTENERSI,
DIO NON E' NEL CHIUDERSI.
...E' NELLO SBILANCIARSI,
CHE E' LO SBILANCIARSI DELL'AMORE"
 
ANGELO CASATI
 
AUGURO ATUTTI VOI DI ECCEDERE
NELL'AMORE ...PERDERE IL PROPRIO TEMPO
...DAGUSTO...E FA' BENE
AL PROPRIO CAMMINO VERSO DIO
...PERCHE' PRIMAO POI LO INCONTREREMO TUTTI
...MEGLIO AMMONTICCHIARE UN PO DI TESORI
PER IL CIELO
...INVECE CHE PRESENTARSI A MANI VUOTE
 
 
ULTIMISSIMO PENSIERO
 
SE SI VUOLE COMPRENDERE
COSA E' LAFEDE CRISTIANA,
BISOGNA GUARDARE IL SORRISO DI UN BAMBINO.
IL SUO SORRISO
SIGNIFICA QUESTO:SO CHE MI AMI
 
H.U. VON BALTHASAR
 
E SANTA IMMACOLATA
...MAMMINA NOSTRA
CHE CI VIENE A SALVARE

SI O SIGNORE...E SI APRIRONO LORO GLI OCCHI

 
VANGELO: Mt. 9,27-31
Gesù disse loro: “credete che io possa fare questo”. Gli risposero:”Si, o Signore”.
.. E si aprirono loro gli occhi.

Quante volte ci capita di sentirci ciechi:
incapaci di capire chi siamo e che cosa vogliamo esattamente.
Come se camminassimo senza sapere dove andare,
lungo le giornate riempite di appuntamenti e cose da fare.
Quanto pesa l’incertezza…
Affidiamoci al Signore Gesù e crediamo
che Lui può aprire i nostri occhi
Per recuperare il senso della nostra vita e delle nostre giornate.
Credere è proprio questo:
vivere nella certezza che il Signore può aiutarci a dare risposta
alle domande profonde che sono dentro di noi.
Allora come i due ciechi anche noi abbiamo il coraggio
di gridare “aiuto!”, di uscire allo scoperto con il Signore.
Accogliamolo e lasciamoci invadere
dalla sua luminosa presenza.

DON SILVIO DEL 4 DICEMBRE + MESSAGGIO DI MARIA DEL 2+ PREGHIERA DE GRANDMAISON

QUESTA MI ARRIVA DA CARLO RUSPANTINI
DI AFRICA MISSION
 
DON SILVIO NON LO CONOSCO
MA QUELLO CHE DICE MI FA BENE
 ...MI PIACE
E MI TOCCA IL CUORE
...ECCOLO ANCHE A VOI
 
UN ABBBRACCIOOO
STE
 
E SANTA GIORNATA
 
VI ALLEGO ANCHE IL PDF DEL MESSAGGIO DEL 2 DICEMBRE
POTETE SE VOLETE STAMPARLO
CE NE SONO 3 UNO PER VOI E GLI ALTRI 2...MAH...FATECI
QUELLO CHE CREDETE MEGLIO
...SEVI AIUTANO DATELI
A CHI VOLETE BENE....SE NO NO
 
IL CRISTIANESIMO E' SEMPLICE
...SI TRADUCE SOLO IN UNA PAROLA
LO AMI??
 
ECCO DON SANDRO
 
VANGELO: Lc. 10,21-24
“Beati gli occhi che vedono ciò che voi vedete”.

La cosa bella che i discepoli vedono è Gesù, la sua opera,
la sua salvezza che sta prendendo piede nel mondo.
E’ per questo che sono beati, felici.
Purtroppo noi spesso ci fermiamo a guardare
e corriamo dietro ad altre cose, ad altre esperienze;
riempiamo il nostro cuore e il nostro tempo di cose effimere
mentre abbiamo bisogno di infinito, di eterno.
E non siamo mai sazi, non siamo felici,
e passiamo da una esperienza all’altra, da una cosa all’altra,
accumulando senza arricchire nostra vita.
In questo cammino di avvento
Diamo più tempo alla Parola di Gesù,
incontriamo la sua misericordia nel sacramento della Riconciliazione,
mangiamo quel Pane Consacrato che è il suo Corpo. 
Così faremo esperienza di infinito e di eterno…
E saremo beati, felici.


ED IN ULTIMO QUESTA
CHE ERA NELLA NOVENADELL'IMMACOLATA

PREGHIERA DEL PADRE L. DE GRANDMAISON
Santa Maria, Madre di Dio,
conservami un cuore di fanciullo, puro e limpido come acqua di sorgente.

Ottienimi un cuore semplice, che non si ripieghi ad assaporare le proprie tristezze;
un cuore magnanimo nel donarsi, facile alla compassione, un cuore fedele e generoso,
che non dimentichi alcun bene e non serbi rancore di alcun male.

Formami un cuore dolce e umile che ami senza esigere di essere riamato,
 contento di scomparire in altri cuori, sacrificandosi davanti al Tuo Divin Figlio;
un cuore grande e indomabile, così che nessuna ingratitudine lo possa chiudere
e nessuna indifferenza lo possa stancare:
un cuore tormentato dalla Gloria di Cristo, ferito dal Suo amore,
con una piaga che non si rimargini se non in cielo

mercoledì 22 maggio 2013

Radio Maria

Cari amici,
dobbiamo riscoprire la presenza dello Spirito Santo nella nostra vita, perché è l’autore della nostra santificazione. Infatti lo Spirito Santo è il dono per eccellenza della redenzione, che Gesù Cristo ha compiuto, in obbedienza alla volontà del Padre, per nostro amore.

La grazia dello Spirito Santo rimette i peccati nei sacramenti della Penitenza e dell’Eucaristia. Da peccatori ci trasforma in figli di Dio, membra del Corpo mistico di Cristo ed eredi della vita eterna. Negli altri sacramenti ci rende sempre più conformi a Gesù Cristo, facendo risplendere in noi la sua divina immagine.

L’azione dello Spirito Santo fa crescere in noi le virtù teologali (Fede, Speranza e Carità) e le Virtù cardinali, che sono il cardine della vita cristiana (Prudenza, Giustizia, Fortezza, Temperanza).
Attraverso le sue illuminazioni, ispirazioni e mozioni fa fiorire i setti santi doni (Sapienza, Intelletto, Consiglio, Fortezza, Scienza, Pietà, Santo timore di Dio), con i quali la nostra vita cristiana si eleva alle altezze della santità.
Le sue guarigioni e le sue consolazioni ci sono necessarie per procedere con perseveranza fino alla meta.

Preghiamo lo Spirito Santo, lasciamo che ci allarghi il cuore, siamo docili alla sua guida misteriosa.

La Grazia dello Spirito Santo scende dal Padre, attraverso i Cuori di Gesù e Maria, fino al nostro cuore.


Vostro Padre Livio

SUOR EMMANUEL del 15 maggio 2013


...consiglio la messa allo ss
ognuno nella sua parrocchia
 
un abbbracciooo
ste

© Enfants de Medjugorje 2013
Questo testo può essere divulgato a due condizioni: 1) non cambiare alcuna parola del testo, 2) citare l’origine "Enfants de Medjugorje" assieme al nostro sito in francesewww.enfantsdemedjugorje.fr; e-mail gospa.fr@gmail.com
Les Enfants de Medjugorje 2013
15 maggio 2013
Cari figli di Medjugorje, siano lodati Gesù e Maria!

1. Il 2 maggio 2013, Mirijana ha ricevuto la sua mensile apparizione alla croce blu, circondata da molti pellegrini. Dopo l’apparizione ha trasmesso il seguente messaggio: 
“Cari figli, vi invito nuovamente ad amare e a non giudicare. Mio Figlio, per volontà del Padre Celeste, è stato in mezzo a voi per mostrarvi la via della salvezza, per salvarvi e non per giudicarvi. Se volete seguire mio Figlio, non giudicherete ma amerete, come il Padre Celeste ama voi. Anche quando questo vi è molto difficile, quando cadete sotto il peso della croce, non disperatevi, non giudicate, ma ricordatevi che siete amati e lodate il Padre Celeste per il suo amore. Figli miei, non deviate dalla strada per cui viguidoNon correte verso la strada della perdizione! Che la preghiera ed il digiuno vi rafforzino, affinché possiate vivere come il Padre Celeste vorrebbe; affinché siate i miei apostoli della fede e dell’amore; affinché la vostra vita benedica coloro che incontrate; affinché siate UNO col Padre Celeste e con mio Figlio. Figli miei, questa è l’unica verità, la verità che porta alla vostra conversione e poi alla conversione di tutti coloro che incontrate e che non hanno conosciuto mio Figlio, di tutti coloro che non sanno cosa significa amare. Figli miei, mio Figlio vi ha donato dei pastori: custoditeli, pregate per loro. Vi ringrazio!”.
2. Il tavolo. Questo mese la Madonna ci invita a pregare non solamente per i nostri pastori, ma anche a vegliare su di loro. Le pecore devono vegliare sui loro pastori? In inglese abbiamo tradotto così: “prendetevi cura di loro” (take good care of them). La nostra Madre celeste dall’altro vede tutto e sa quanto i nostri sacerdoti siano attaccati dal Maligno, essi sono preziosissimi nel piano di Dio! Eppure esistono dei mezzi concreti di protezione.
 Conosco un vecchio sacerdote che mi ha raccontato questa storia: “Quando sono stato ordinato prete ho fatto una promessa al Signore. Mi sono impegnato a che ci fosse sempre un tavolo tra me e la persona che viene a trovarmi per dei consigli o per altri motivi, e questo allo scopo di proteggermi. Questa promessa non è sempre stata facile da mantenere, ma l’ho mantenuta, grazie a Dio, ed  mi ha salvato! Un giorno una donna è venuta a trovarmi, perché aveva bisogno di parlare con un sacerdote della sua situazione. Sono subito stato molto attratto da lei, e mi sono anche innamorato di lei. Essa ha cominciato a essere presenta nei miei pensieri e non riuscivo a controllare questo sentimento. Inoltre veniva spesso a trovarmi a causa del suo problema. Ogni volta provavo un forte desiderio di abbracciarla. O anche di svelarle il mio sentimento. Ma tra di noi c’era questo tavolo! Come ho detestato questo tavolo! Ciò nonostante il  tavolo non si spostava. Questa tortura è durata tre anni. Poi, un giorno, la donna arrivò come al solito e guardandola, mi resi conto che non provavo più niente per lei. Tutto il mio innamoramento era sparito con le stessa velocità con cui era apparso! Ho continuato ad aiutarla facendo del mio meglio, ma con una grande libertà di cuore, come una semplice sorella in Cristo. Ho compreso allora che questo sentimento era una trappola che il nemico mi aveva teso per distruggere il mio sacerdozio. Ma il tavolo aveva salvato la mia vocazione! O meglio, la promessa che avevo fatto a Gesù di essere vigilante attraverso una protezione concreta, mi aveva salvato dal disastro” . In seguito questo sacerdote esercitò uno speciale carisma verso le persone tormentate. Quanti cuori ha aiutato e quante vite ha salvato pregando e testimoniando la misericordia di Dio? Che perdita per tante e tante persone avrebbe causato la sua caduta! Oggi è un sacerdote felice che si prepara a raggiungere il Signore, pieno di questa gioia di aver potuto umilmente servire la Chiesa e di essere rimasto prete in mezzo alle onde! Benedetto quel famoso tavolo! Ma se questo sacerdote ha saputo proteggere la sua ordinazione, anche noi laici, possiamo piazzare “dei tavoli” per i nostri preti, trovare dei mezzi concreti per evitare situazioni che potrebbero farli cadere. Non è questo, per esempio un modo di “vegliare su di loro” come ci chiede la Madonna ?
3. Maryam di Bethléem e i consacrati. La Beata Maria di Gesù Crocifisso ha ricevuto da Gesù dei messaggi che chiariscono la potenza dello Spirito Santo nelle anime, principalmente in quelle consacrate. Nella seguente Novena allo Spirito Santo, notiamo l’invito che lei riceve da Gesù e che vale per tutta la Chiesa:”Chiunque invocherà lo Spirito Santo mi cercherà e mi troverà. La sua coscienza sarà delicata come un fiore dei campi. Se è un padre o una madre di famiglia,la pace sarà nella sua famiglia ed il suo cuore sarà in pace in questo mondo e nell’altro. Non morirà nelle tenebre, ma nella pace”. Ecco il messaggio destinato ai sacerdoti:”Desideri ardentemente che i sacerdoti celebrino ogni mese una Messa in onore dello Spirito Santo. Chiunque la celebrerà o l’ascolterà,sarò onorato dallo stesso Spirito Santo. Avrà la luce, la pace. Guarirà i malati, sveglierà quelli che dormono”. Chi tra di noi non desidera avere la luce e la pace!?
Per ordine di Dio, Satana rivelò a Maryam come lui agiva: “Quando noi assediamo un’anima consacrata a Dio, cominciamo col tentarla sulle piccole cose”. “Trionfare su un’anima che ha pronunciato le 3 cattive parole (traducete “i 3 voti”) è per noi più importante che essere padroni di una città intera”. Ma Gesù ha detto a Maryam: “Se in una città, anche completamente pervertita, trovo una sola anima che è fedele ai suoi voti, Io salverò tutta la città intera.” (Vedi PS 1)
4. Consacrazione. Il mese di maggio è immerso nella grazia della Vergine Maria, bella occasione per rinnovare la nostra consacrazione al suo Cuore Immacolato e al Sacro Cuore di Gesù. Non possiamo più rimandare, se guardiamo quale direzione sta prendendo il mondo occidentale ed in particolare l’Italia! Non è più il momento di esitare! A Fatima la Vergine ha chiaramente spiegato i buoni frutti della consacrazione, ed anche i cattivi frutti dell’assenza di consacrazione. Queste profezie pronunciate durante la prima guerra mondiale (1917), si sono rivelate esatte come possiamo verificare un secolo più tardi. Abbiamo ricevuto a Fatima la formula per ottenere la pace nei cuori, la pace nelle famiglie e la pace nelle nazioni! Non è certo una formula magica, è molto meglio! E’ una formula che ci viene direttamente dal cielo, e che non fallisce come quelle dei politici. Dio infatti è il solo che ci può salvare dal male, il solo che ha vinto satana ed i suoi orribili piani di distruzione. A Fatima, come adesso a Medjugorje, la Madonna dirige il Ministero del “Pronto Soccorso” e ci dà le seguenti direttive di base:
- Recitare ogni giorno il rosario per ottenere la pace nel mondo e la fine delle guerre,
- Pregare ed offrire dei sacrifici per la conversione dei peccatori,
- Consacrarsi al Cuore Immacolato di Maria ed al Sacro Cuore di Gesù. (vedi PS2)
Una persona consacrata a Dio appartiene totalmente a Dio e aderisce in tutto alla sua Parola, alla sua volontà. Questa persona non cerca più di “fare la sua vita” secondo la sua volontà, ma si sottomette al suo Creatore che lei ama al di sopra di tutto e che procura al suo Dio il più alto grado di onore possibile. E’ una scelta esigente che ci obbliga a vivere contro corrente nella società di oggi sotto molti aspetti. Effettivamente, se Dio ci dice: “Stretta è la porta che porta alla vita, larga è quella che porta alla perdizione”, il mondo ci inganna e ci dice: “Stai tranquillo, fai quello che vuoi, tutti andranno comunque in paradiso!”. Dio ci dice: “Vivete i miei comandamenti ed avrete la vita!”. Il mondo ci dice: “Ma quali comandamenti! Abbiamo trovato di meglio per essere felici! Mettiamo Dio da parte, lo chiameremo quando c’è un problema grave!”. San Paolo ci dice: “Il salario del peccato è la morte, ed il dono di Dio è la vita eterna.” Il mondo ci dice: “Ma no, il salario del peccato non è più la morte! Pecca, fai come tutti! Sarai libero e ben accetto!” La Bibbia ci dice: “Maschio e femmina li creò.” Il mondo  ci dice (e ci impone la sua menzogna): “ E’ un concetto superato, mettiamo insieme due persone dello stesso sesso, perché seguire la legge della natura data dal Creatore?” (vedi PS 2) ecc….
5. Dilemma in un garage. Ecco un esempio concreto di confusione capitato da poco. Dovevo andare in un garage per ritirare la nostra macchina. Cinque uomini prendevano il caffè nel grande capannone dove  lavoravano. Mi accolgono gentilmente. Guardo intorno a me e vedo sul muro due immagini. Una rappresenta la Vergine Maria con in braccio Gesù, e l’altra, a meno di due metri di distanza esibisce una donna mezza nuda in una posizione erotica. Faccio notare a questi uomini che le due immagini sono contraddittorie! Non possono mischiare né associare la Vergine ad una incitazione al peccato. Devono scegliere da quale parte stare. Quattro di loro recepiscono il messaggio e mi dicono che toglieranno l’immagine porno e terranno quello della Vergine. Ma il quinto operaio mi dice: “Io vorrei tenermi questa immagine, mi piace molto, e non c’è niente di male”. “Non vale la pena di discutere, rispondo io, guarda nella tua coscienza, tu sai bene cosa voglio dire e sei libero di scegliere”. L’immagine porno fu tolta dai primi quattro e gettata fuori sotto i miei occhi, ma non strappata. Vedrò se è stata veramente tolta o rimessa a posto dal quinto operaio dopo la mia partenza. In questo caso mi contenterò di pregare per lui. Dio rispetta la libertà di ognuno. Ci siamo a mescolare le cose. Desideriamo ricevere la benedizione di Dio, la sua benedizione, la sua pace, mentre trasgrediamo le sue dieci parole di vita. Gli domandiamo il suo aiuto, ma nello stesso tempo lo respingiamo e lo facciamo crudelmente soffrire continuando a commettere certi peccati che ci distruggono da dentro. Questo non và! Ne vediamo i tristi risultati! Possiamo certamente alzare la voce e moltiplicare le iniziative, ma non dimentichiamo che per salvare il nostro paese ed il mondo dalla rovina, sono necessari i santi. Se vuoi diventare un santo, se prendi il cammino che Maria ci indica da 32 anni a Medjugorje, diventerai un grande aiuto per la salvezza dell’umanità ed abbrevierai il tempo della prova. Se invece scegli di non cercare la santità e di seguire ciò che offre il mondo… fermati cinque minuti e pensa al giorno quando vedrai in piena luce lo splendore del piano di Dio per te! Non correre il rischio di doverti dire in quel momento, con una tristezza infinita: “E’ troppo tardi! Ho perso l’occasione!”. “Figli miei, ci dice Maria, non deviate dal cammino sul quale vi conduco! Non prendete imprudentemente la via della perdizione!”
6. Vicka ha dovuto lasciare Medjugorje per un tempo indeterminato. Abbracciata di nuovo il mese scorso da un pellegrino non troppo delicato, è stata ferita. (Vedi PS3)
Cara Gospa, grazie! Le tue parole sono più chiare del cristallo. Dacci il coraggio di viverle senza compromessi!
Sr Emmanuel +
(Tradotto dal francese)

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PS1. Estratto dal libro “Maryam di Bethlemme, la piccola araba” di Sr Emmanuel.
PS2. Consacrazione a Maria di San Luigi Maria Grignon de Monfort: “Ti scelgo oggi o Maria in presenza di tutta la corte celeste per mia Madre e mia Regina. Ti consegno e consacro, con totale sottomissione ed amore, il mio corpo e la mia anima, i miei beni interiori ed esteriori, e il valore stesso delle mie buone azioni, passate, presenti e future, lasciandoti pieno ed intero diritto di disporre di me e di tutto quello che mi appartiene, senza alcuna eccezione secondo il tuo desiderio, per la maggior gloria di Dio nel tempo e nell’eternità”.
PS3. Vicka ha dovuto lasciare Medjugrje. E’ stata ferita sulla schiena, trasportata a Roma per degli esami, poi curata a Zagabria. Il suo medico non pensa di fare un’altra operazione, ma deve essere sottoposta ad una lunga terapia. Non potrà più assicurare il suo meraviglioso ministero di accoglienza dei pellegrini e non sappiamo per quanto tempo. Ci manca molto! Preghiamo per lei, per suo marito Mario ed i loro due bambini, durante questa dolorosa prova.
PS4. Seminari di guarigione interiore a cura del Prof. Tarcisio Mezzetti. Nella Casa di Preghiera S. Obizio di Angolo Terme (Brescia) (tel. Grazia 338 6557035). Si svolgeranno nel 2013 i seminari alle date seguenti: Maggio 25-30; Giugno 8-14; Luglio 13-18; Settembre 21-26; Novembre 16-21. Il Prof  Tarcisio Mezzetti ha realizzato assieme a Sr Emmanuel l’importante insegnamento sui pericoli del Reiki (CD 12203).
PS4 . Una bella iniziativa post-aborto. La nostra amica dottoressa Foà di Milano, laureata in psicologia clinica, organizza a Medujgorje dal 1 al 5 settembre 2013, il primo seminario di guarigione interiore per le donne che hanno vissuto un aborto. Il Padre Danko, francescano della parrocchia ha benedetto questa iniziativa. Per informazioni consultare il sito www.benedettafoa.it  oppure scrivere a Info@benedettafoa.it
PS5. Festival dei giovani. Avrà luogo dal 1 al 6 agosto 2013. Offrite ad un giovane di andarci, potete salvare delle vite! Per informazioni consultare www.medjugorjejouthfestival.ba
PS6. Desiderate scrivere alla Gospa? Inviate la vostra lettera a: Reine de la Paix,BP 2157, F-06103,Nice Cedex. Francia. Verrà affidata ad una veggente.
PS7Regalatevi e regalate i CD di Sr Emmanuel.
 AVVISO: per ogni CINQUE CD/DVD acquistati presso VOCEPIU’, una copia omaggio del libro "Maryam, la piccola araba" di Suor Emmanuel.
ULTIME FORTI NOVITA’  CD: (Euro 6,00) 12203 REI KI, energia universale? personale? Una trappola ! 03064 (MP3 euro 9,00) La storia del villaggio di Medjugorje, 
Altri insegnamenti: 01001 Bambino Gesù, mio Dio, mio bambino, 01002 La Divina Misericordia – Coroncina rivelata a Suor Faustina, 10076 Ascoltate i miei messaggi, 12616 Liberazioni e guarigioni per mezzo del digiuno, 12617 Dal terrore alla gioia, 12618Il sorprendente segreto delle anime del purgatorio, 13288 Quando la morte ci separa da quelli che amiamo, 13289 Quando l’amore passa attraverso la morte, 13291 Gli angeli, realtà e supporto, 13292 Shalom, pace, il primo dono di Gesù risorto, 13911 Consacra la tua morte, 13914 I segni, conferma ed avvertimenti, 13915 La gioia effetto della fiducia in Dio, 13916 Tristezza, sconforto, stress … Benedite!, 13917 Marylin Monroe o Santa Teresina, 13918 LUI ha vinto la nostra angoscia, 13921 Maryam, la piccola araba (prima parte), 13925 Maryam, la fanciulla profeta dei nostri giorni (seconda parte), 13926 Superare le prove alla scuola di San Giuseppe,13930 Cosa dice Maria sulla sofferenza, 15775 Testimonianza di Draga Ivankovic, 16556 Famiglia non ti lasciare distruggere, 18522La confessione: riconciliazione con se stessi, con il prossimo e con Dio (coppia di CD), 18527 La più bella Messa della mia vita,16584 Una famiglia per guarire "dentro" (di Pascal Maillard, fratello di suor Emmanuel), 16585 Prepararsi ad un matrimonio di "successo" (di Padre Tim Deeter presentato da suor Emmanuel),19014 Pregare con il cuore, 19015 La preghiera che ottiene tutto,19145 Adorazione, l’abbraccio di Dio, 19508 Bambini aiutate il mio cuore a vincere!, 19509 Parola della Madonna sulla famiglia,19515 Il miracolo del Rosario, misteri gaudiosi, 19516 I misteri della luce, 19518 I misteri dolorosi, 19519 Misteri gloriosi, 18146Vogliate bene ai sacerdoti, 19528 Le 24 ore della Gospa 19529 Santo Rosario, misteri della Compassione (coppia di CD), 19530Santo Rosario, misteri della Misericordia (coppia di CD), 19531 Perché avere paura?
MP3 di Suor Emmanuel (Euro 9,00) 03014 Rosario completo , 03030 Maryam, la piccola araba, la fanciulla profeta
DVD di Suor Emmanuel (Euro 12,00Dvd 046 Dall’angoscia alla gioia
Libro di Suor Emmanuel "Il meraviglioso segreto delle anime del purgatorio", pagine 78, Euro 5,00
Libri di Suor Emmanuel editi in Bosnia“La bellissima storia di Medjugorje”, pagine 60, Euro 3,00  "Maryam di Betlemme, la piccola  araba", pagine 108, Euro 4,00
Questi prodotti possono essere acquistati nelle librerie cattoliche oppure ordinati alla cooperativa VOCEPIU’ Corso Manusardi 5, 20136 Milano, tel 02/58301229 fax 02/58301439, e-mail info@vocepiu.it.
PS8 - Regalate i Libri di Suor Emmanuel
8246 Guarigione e liberazione con il digiuno, pagine 256, Euro 5,00 8106 Bambini, aiutate il mio cuore a vincere (libro per bambini), pagine 56 cartonato, Euro 7,00 8116 Medjugorje cosa dice la Chiesa, pagine 48, Euro 1,20; 8160 Medjugorje il trionfo del cuore, pagine 545, Euro 9,00 "Il bambino nascosto di Medjugorje", 82 capitoli, Euro 9,00. Questi libri possono essere richiesti all'Editrice Shalom (numero verde 800 03 04 05) www.editriceshalom.it o alle librerie cattoliche.





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KIKO


ECCO LA SUA CONVERSIONE
 
...SONO I MOMENTI CHE PREFERISCO
...TUTTO ACCADE IN UN LAMPO
...E LA DECISIONE E' RADICALE
 
STANZA CHIUSA E DOMANDA DIRETTA
...MA PRIMA DI ARRIVARE A QUEL PUNTO
CI PASSA UNA SCONFITTA GRANDE COME UNA VITA
...CHE A VOLTE E' LA VERA GRAZIA
 
SE VI RICORDATE E' IL PEZZO DI LEGNO
DI SAN GIOVANNI DELLA CROCE CHE
PRIMA DI BRUCIARE ED ESSERE SIMILE AL FUOCO
CHE LO INFIAMMA
PUZZA E MANDA CATTIVO ODORE
 
...SE NON LASCI TUTTO
NON PUOI RICEVERE TUTTO
...ALMENO COSI SEMBRA
 
 
 
 

Lo Straniero - Il blog di Antonio Socci


Posted: 19 May 2013 12:42 AM PDT
Le giornate di ieri e di oggi del Papa con i movimenti colpiscono i media soprattutto per il fiume immenso di persone che arriva in Piazza San Pietro.
I movimenti nati nella Chiesa sono ormai come bei rami frondosi della grande quercia che abbraccia tutte le miserie umane.
Ma la cosa più rivelatrice è scoprire quella piccola “gemma d’aprile” da cui nascono questi rami. Perché nell’inizio è contenuta l’essenza di una cosa.
E senza il rinnovarsi di quella piccola gemma – come diceva Péguy – tutto il grande albero non sarebbe che legna secca. Da ardere.
Su queste colonne di recente ho raccontato la vicenda di Chiara Amirante e di Nuovi Orizzonti. Altre volte ho parlato di don Luigi Giussani e di Comunione e liberazione. In diverse occasioni ho ripercorso dall’inizio le apparizioni di Medjugorje riferendo dell’immenso popolo che da lì è nato.
Anche all’inizio di uno dei movimenti più grandi e vitali di oggi, il Cammino Neocatecumenale, c’è lo stesso “segreto”, la piccola gemma.
Tutto nasce sempre nel silenzio di un cuore umano affascinato da Cristo, trasformato e riempito delle sue grazie dallo Spirito Santo (è ciò che si chiama carisma).
Non c’erano finora libri che ripercorressero la storia del Cammino, ma nelle scorse settimane è uscito un preziosissimo memoriale dove è lo stesso Kiko Arguello, il fondatore, a raccontarla.
Quello di Kiko è un nome che alle cronache dei giornali forse dice poco (perché l’uomo non frequenta salotti), ma è invece molto importante per la Chiesa e per la vita del suo immenso popolo.
Kiko dunque racconta cosa gli è accaduto, come è stato sorpreso da Gesù e “chiamato”: il suo bel libro, “Kerigma”, è stato tradotto dalla San Paolo.

IL SUCCESSO E IL VUOTO

Francisco, detto Kiko, nasce a Léon, in Spagna, il 9 gennaio 1939, in una famiglia dell’alta borghesia. Dotato di buone doti artistiche da giovane frequenta l’Accademia di Belle Arti a Madrid. E naturalmente si trova immerso nel clima culturale delle élite del tempo che avevano i loro riferimenti esistenziali in autori come Sartre e Camus.
“Ho provato a vivere così, ma presto mi sono reso conto che, quando la vita diventa insopportabile, c’è solo un’uscita: suicidarsi. Dicono che ogni secondo si uccide una persona nel mondo”.
Nonostante la pittura lo avesse portato al successo, Kiko ricorda che ogni mattina si alzava con queste domande: “Vivere, perché? Per guadagnare soldi? Per essere felice? Perché? Avevo già soldi, già avevo fama, e non ero felice; ero come morto dentro. Ho capito subito che, se continuavo così, mi sarei ucciso”.
Ma, annota, “in questo cielo chiuso, Dio ha avuto pietà di me”. Infatti, nonostante il nichilismo respirato dovunque, “qualcosa dentro di me non era d’accordo che tutto fosse assurdo: la bellezza, l’arte, l’acqua, i fiori, gli alberi… Qualcosa non quadrava”.
Insomma “per me non era indifferente se Dio c’è o non c’è; era una questione di vita o di morte”.
Così “in un momento tragico della mia esistenza, entrai nella mia stanza, chiusi la porta e gridai a Dio: Se esisti, vieni, aiutami, perché avanti a me ho la morte!”.
Era una “discesa” nel baratro che Dio aveva permesso “per farmi umile”, spiega Kiko, “per farmi capace di gridare, di chiedere aiuto. E in quel momento avvenne un incontro”.

L’INCONTRO

Non c’è qui lo spazio per seguire, passo dopo passo, il cammino di Kiko. L’amicizia con i “Cursillos de Cristianidad” lo aiuta a liberarsi da “tanti pregiudizi che avevo contro la Chiesa” e che “venivano dai miei amici marxisti”.
Che contestava con un argomento molto acuto: “volete creare un paradiso comunista in cui ci sia giustizia per tutti. Ma se non date una risposta a tutta la storia, nel fondo siete dei borghesi”.
Chi darà giustizia – per esempio – alla massa di schiavi schiacciati come bestie per millenni? “E’ assurdo” obiettava Kiko “che per alcuni ci sia giustizia e per altri no”. Se non c’è un’altra vita e una giustizia suprema e totale per tutti non può esserci nessuna giustizia.
Poi Kiko fa l’esperienza del deserto e dell’adorazione con i Piccoli Fratelli di De Foucauld. Infine un episodio. Un giorno di Natale, in una casa facoltosa, trova la donna di servizio a piangere.
Lei gli racconta il suo dramma, un marito violento e alcolizzato, orrori vari, la vita in un quartiere spaventoso. Da qual momento Kiko scopre “una sofferenza umana inaudita… Ho capito che c’è una presenza di Cristo in coloro che soffrono, soprattutto nella sofferenza degli innocenti”.

LA BARACCA

Così il giovane artista, ricco e famoso, lascia tutto e va a vivere fra i poveri. In baracche terrificanti. E lì, alla periferia estrema di Madrid, in “una piccola valle piena di grotte, dove c’erano zingari, ‘quinquis’, barboni, clochard, mendicanti, vecchie prostitute…una zona orribile”, proprio lì nasce il Cammino neocatecumenale, una delle realtà più straordinarie della Chiesa di oggi.
Ma, attenzione, Kiko andò lì solo per condividere quella povertà, per amore di Gesù, non andò affatto lì per fare qualche opera sociale, né per fondare un movimento ecclesiale. Neanche ci pensava.
Anzi, era refrattario ogni volta che – all’inizio – qualcuno di quei poveracci a cui raccontava di Cristo voleva che parlasse in pubblico, a tutti.
Kiko all’inizio non voleva saperne, “ma il Signore mi ha obbligato, in quell’ambiente” a catechizzare “perché volevano che parlassi loro di Gesù Cristo”.
Questa è una caratteristica di ogni movimento ai suoi inizi. Non è un progetto umano, non nasce per la volontà di un uomo. E’ sempre Cristo che si rende presente con potenza attraverso la povera umanità di un uomo.

LE LACRIME DEL VESCOVO

Gli aneddoti che Kiko racconta su questo periodo sono freschi, a volte drammatici e struggenti, a volte divertenti. Un giorno arriva la polizia, vuole sgomberare le baracche. Per una serie di circostanze viene chiamato lì pure l’arcivescovo di Madrid, monsignor Morcillo, e “scopre” Kiko, vede dove e come vive, quello che fa. E si commuove profondamente.
Gli dice: “Kiko, io non sono cristiano. Guarda, da oggi il mio palazzo episcopale è sempre aperto per te”.
Siamo attorno al 1965-66. E’ appena finito il Concilio. La predicazione di Kiko comincia a diffondersi a Madrid. Poi valica i confini. Dopo il ’68 arrivano dall’Italia quelli delle comunità di base, affascinati da ciò che hanno sentito di lui. Ma quando Kiko, barba lunga e giacca verde alla Che Guevara, arriva a Roma, “lì, in un’assemblea, tutta di giovani di sinistra, ho detto che Lenin e Che Guevara erano falsi profeti e ho parlato di Cristo che non resiste al male, gettando a terra tutte le loro idee. Sono rimasti di stucco”.
Poi alcuni lo hanno portato a “una messa beat” e alla fine gli hanno chiesto: “che te ne sembra?”. Risposta fulminante: “Non si rinnova la Chiesa con le chitarre”. “No? E con cosa?”. Risposta: “Con il Mistero Pasquale, con il kerigma”.
Il kerigma, che è il cuore dell’annuncio di Kiko, è la notizia – data con la forza dello Spirito Santo – di Dio fatto uomo, morto per noi e risorto. E’ iniziata così un’avventura straordinaria.

VERSO IL MONDO

Oggi a Roma il Cammino è presente in cento parrocchie e ci sono circa 500 comunità. Il movimento ormai vive in cento nazioni del mondo. Tantissime sono le famiglie del Cammino che partono per la missione ai quattro angoli della Terra.
“Il Signore” dice Kiko “ci ha ispirato che dobbiamo preparare 20 mila sacerdoti per la Cina”. Di recente, in un grande incontro, ha invitato i giovani presenti a offrirsi per l’evangelizzazione di quel Paese “dove ci sono un miliardo e 300 milioni di persone che non conoscono Cristo… si sono alzati e sono venuti verso il palco circa 5.000 giovani. Non sapevamo dove metterli. Era un fiume enorme di ragazzi… E dopo si sono alzate circa 3.000 ragazze”.
La Sacra Scrittura annuncia che “il Signore compie meraviglie”. Ma tutto comincia sempre attraverso il semplice “sì”, personale, intimo, che una creatura gli dice. Nel silenzio del mondo. Così la Chiesa rinasce e attraversa i millenni e abbraccia i continenti riempiendoli della luce del Salvatore.

Antonio Socci
Ps  Faccio sommessamente notare che stamani per i giornali italiani (con rarissime eccezioni) l’incontro di 300 mila persone dei movimenti con il papa in Piazza San Pietro, non è una notizia degna della prima pagina….
C’è d ridere o da piangere per questo sistema mediatico?

Da “Libero”, 19 maggio 2013
Vedoi Facebook: “Antonio Socci pagina ufficiale”

SITO FACEBOOK TESTIMONIANZA

2 COSE 1
1 QUI SOTTO C'E IL SITO FACEBOOK DI RADIOMARIA
TRA L'ALTRO HO SCOPERTO CHE E'
ANCORA PIU FACILE LEGGERE LE OMELIE
DI SANTO FRANCESCO
...CI SONO TUTTI I GIORNI ANCHE QUI
OLTRE CHE SULL'OSSERVATORE ROMANO
ECCO IL LINK
2
DA MIRIANA
...NON AVEVO MAI SENTITO DIRE
DA MIRJANA
...SICURAMENTE COME SEMPRE
MI SONO DISTRATTO
...SIAMO IN MEZZO A 2 TEMPI
UNO E' IL NOSTRO ATTUALE
ED UNO E' IL TRIONFO DEL
CUORE IMMACOLATO DI MARIA
...ED IL PONTE FRA UNO E L'ALTRO SONO I CONSACRATI
BEH...A ME DA MOLTA PACE
...SO DOVE SONO ORA
E SO DOVE DESIDERO ARRIVARE
...INDIPENDENTEMENTE DALLO SPREAD
UN ABBBRACCIOOO
STE
E SANTA GIORNATA
...AH ED IN ULTIMO IL BUON
GIOVANNI PAOLO II°
 ALLA FINE E' RIUSCITO A CALPESTARE
IL SUOLO DI MEDJGORIE
...ALLA FINE VI RACCONTA COME HA FATTO!!!
ECCO MIRJANA

MEDJUGORJE
PARTE DELLA TESTIMONIANZA DI MIRJANA - 1° MAGGIO 2013


MIRJANA - Se qualcuno è privilegiato, secondo quello che ho capito io
guardando i messaggi del 2 mese, per nostra Madre privilegiati sono i
nostri sacerdoti. Lei non dice ma...i che cosa devono fare loro, ma Lei
sempre dice ciò che dobbiamo fare noi per loro. La Madonna dice:
 “Loro non hanno bisogno del vostro giudizio, delle vostre critiche,
hanno bisogno delle vostre preghiere e del vostro amore, perché Dio
giudicherà loro come erano come sacerdoti, ma giudicherà voi per il
vostro comportamento verso i sacerdoti”. Lei dice: “Se voi, figli miei,
perdete rispetto per i sacerdoti, piano piano perdete rispetto per la
Chiesa e dopo per il Signore”. Ogni due del mese quando la Madonna
ci dà la benedizione, Lei dice: “Io vi do la mia benedizione materna,
 ma più importante è la benedizione che potete ricevere sulla terra:
quella che vi danno i sacerdoti, perché tramite loro mio Figlio vi benedice”.
 Lei ha detto anche: “Non dimenticate di pregare per i vostri pastori,
loro hanno mani benedette da mio Figlio”. Per questo, io vi prego,
quando tornate alle vostre parrocchie, fate vedere come deve essere
il nostro comportamento con i sacerdoti, fate vedere che siete stati
alla scuola della Madonna. Se il vostro parroco non fa come voi pensate
che deve fare, non andare in giro a giudicare: prendi il rosario,
prega per lui. Quello è il modo di aiutarlo, non con il giudizio; perché
in questo mondo nel quale viviamo c’è tanto giudizio, e così poco amore.
La Madonna vuole che noi siamo riconosciuti tramite amore e non
che tentiamo di fare quello che può fare solo nostro Signore.
La Madonna ha detto una volta, quando era molto decisa:
“Come vi permettete di giudicare quelli che mio Figlio ha scelto:
solo Lui ha diritto di giudicare”.

Mi dispiace che non posso dirvi di più su tutto quello a cui la Madonna
ci sta preparando in tutti questi anni, ma vi posso dire una cosa:
C’è il tempo che noi viviamo adesso, è il nostro tempo, e c’è il tempo
del trionfo del Cuore di Nostra Madre; tra questi due tempi c’è un ponte,
e quel ponte sono i nostri sacerdoti. Per questo la Madonna insiste tanto,
soprattutto negli ultimi tempi, sulla preghiera per loro, perché quel ponte
deve essere molto forte per poterci passare tutti. La Madonna dice:
 “Con loro trionferò”. Ora, senza i nostri sacerdoti, non c’è trionfo
del Cuore di Nostra Madre.

Domanda a Mirjana sul perché conosceremo i segreti tre giorni prima.

MIRJANA – Subito i segreti. I segreti sono segreti, e io penso che noi
non siamo quelli che teniamo [probabilmente nel senso di “custodiamo”]
i segreti. Io penso che Dio è quello che tiene i segreti.
Prendo me come esempio. Gli ultimi medici che mi hanno esaminato,
 mi hanno ipnotizzato; e, sotto ipnosi, mi hanno fatto ritornare al tempo
delle prime apparizioni nella macchina della verità. Questa storia è
molto lunga. Per accorciare: quando ero nella macchina della verità
potevano sapere tutto quello che volevano, ma sui segreti niente.
Per questo io penso che Dio è quello che tiene i segreti. Il significato
dei tre giorni prima si capirà quando Dio lo dirà. Ma io vi voglio dire
una cosa: non credete a quelli che vi vogliono spaventare, perché una
Mamma non è venuta sulla terra per distruggere i suoi figli, la Madonna
è venuta sulla terra per salvare i suoi figli. Come può il Cuore di nostra
Madre trionfare se i figli sono distrutti? Per questo la vera fede non è la
fede che viene dalla paura; vera fede è quella che viene dall’amore.
Per questo come sorella vi consiglio: mettetevi nelle mani della Madonna,
e non preoccupatevi per niente, perché Mamma penserà a tutto.

Domanda: Ci puoi dire qualcosa del tuo incontro con Giovanni Paolo II?

MIRJANA – Quello è stato un incontro che io non dimenticherò mai
nella mia vita. Sono stata a San Pietro con un sacerdote italiano
insieme agli altri pellegrini. E il nostro Papa, santo Papa, passava e
dava benedizione a tutti, e così anche a me, e stava andando via.
Quel sacerdote lo ha chiamato, dicendogli: “Santo Padre, questa
è Mirjana di Medjugorje”. E Lui è tornato di nuovo indietro e mi ha dato
di nuovo la benedizione. Così ho detto al sacerdote:
“Non c’è niente da fare, Lui pensa che ho bisogno di doppia benedizione”.
Dopo, nel pomeriggio, abbiamo ricevuto una lettera con un invito a
recarci l’indomani a Castel Gandolfo. La mattina dopo ci siamo incontrati:
 eravamo soli e in mezzo ad altre cose il nostro papa mi ha detto:
“Se io non fossi Papa, già sarei venuto a Medjugorje. So tutto, seguo tutto.
Proteggete Medjugorje perché è speranza per tutto il mondo; e chiedi
ai pellegrini di pregare per le mie intenzioni”. E, quando il Papa è morto,
dopo qualche mese è venuto qua un amico del Papa che ha voluto
rimanere in incognito. Ha portato le scarpe del Papa, e mi ha detto:
“Il Papa aveva sempre tanto desiderio di venire a Medjugorje.
E io scherzando gli dicevo: Se tu non vai, porto le tue scarpe,
così, in modo simbolico, camminerai anche tu su quella terra a cui vuoi bene
così tanto. Così ho dovuto mantenere la promessa:
ho portato le scarpe del Papa”.