venerdì 29 gennaio 2016

SPIGA




I sapienti sono come spighe di grano: 
finché sono vuote si alzano diritte e fiere; 
ma appena sono colme di chicchi, 
cominciano ad abbassare la testa.

MICHEL DE MONTAIGNE


2 corinti,4

il quale ci consola in ogni nostra tribolazione 
perché possiamo anche noi consolare 
quelli che si trovano in qualsiasi genere di afflizione 
con la consolazione con cui siamo consolati noi stessi da Dio

2 corinti,4

Alive - Fr Rob Galea

Athenas - Jesús, Eres Digno de Alabar

mercoledì 27 gennaio 2016

Omelia del cardinale Angelo Comastri

Lettera del cardinale Bergoglio


Lettera del cardinale Bergoglio ai quattro monasteri carmelitani di Buenos Aires in occasione del voto al Senato della Repubblica Argentina sulla proposta di legge intesa a legalizzare il matrimonio e le adozioni omosessuali (approvata il 15 luglio 2010). Traduzione di Massimo Introvigne. Titolo redazionale.

Buenos Aires, 22 giugno 2010
Care sorelle,
Scrivo queste poche righe a ciascuna di voi che siete nei quattro monasteri di Buenos Aires. Il popolo argentino dovrà affrontare nelle prossime settimane una situazione il cui esito può seriamente ferire la famiglia.
Si tratta del disegno di legge che permetterà il matrimonio a persone dello stesso sesso. È in gioco qui l’identità e la sopravvivenza della famiglia: padre, madre e figli. È in gioco la vita di molti bambini che saranno discriminati in anticipo e privati della loro maturazione umana che Dio ha voluto avvenga con un padre e con una madre. È in gioco il rifiuto totale della legge di Dio, incisa anche nei nostri cuori.
Ricordo una frase di Santa Teresina quando parla della sua malattia infantile. Dice che l’invidia del Demonio voleva vendicarsi della sua famiglia per l’entrata nel Carmelo della sua sorella maggiore. Qui pure c’è l’invidia del Demonio, attraverso la quale il peccato entrò nel mondo: un’invidia che cerca astutamente di distruggere l’immagine di Dio, cioè l’uomo e la donna che ricevono il comando di crescere, moltiplicarsi e dominare la terra.
Non siamo ingenui: questa non è semplicemente una lotta politica, ma è un tentativo distruttivo del disegno di Dio. Non è solo un disegno di legge (questo è solo lo strumento) ma è una «mossa» del padre della menzogna che cerca di confondere e d’ingannare i figli di Dio. E Gesù dice che per difenderci da questo accusatore bugiardo ci manderà lo Spirito di Verità.
Oggi la Patria, in questa situazione, ha bisogno dell’assistenza speciale dello Spirito Santo che porti la luce della verità in mezzo alle tenebre dell’errore. Ha bisogno di questo Avvocato per difenderci dall’incantamento di tanti sofismi con i quali si cerca a tutti i costi di giustificare questo disegno di legge, e che confondono e ingannano perfino persone di buona volontà.
Per questo mi rivolgo a Voi e chiedo preghiere e sacrificio, le due armi invincibili di santa Teresina. Invocate il Signore affinché mandi il suo Spirito sui senatori che saranno impegnati a votare. Che non lo facciano mossi dall’errore o da situazioni contingenti, ma secondo ciò che la legge naturale e la legge di Dio indicano loro. Pregate per loro e per le loro famiglie che il Signore li visiti, li rafforzi e li consoli. Pregate affinché i senatori facciano un gran bene alla Patria.
Il disegno di legge sarà discusso in Senato dopo il 13 luglio. Guardiamo a san Giuseppe, a Maria e al Bambino e chiediamo loro con fervore di difendere la famiglia argentina in questo particolare momento. Ricordiamo ciò che Dio stesso disse al suo popolo in un momento di grande angoscia: «Questa guerra non è vostra, ma di Dio». Che ci soccorrano, difendano e accompagnino in questa guerra di Dio.
Grazia per quanto farete in questa lotta per la Patria. E per favore vi chiedo anche di pregare per me. Che Gesù vi benedica e la Vergine Santa vi conservi.
Con affetto
Jorge Mario Bergoglio, S.J.
Arcivescovo di Buenos Aires

ti gustai

Ti gustai ed ebbi fame e sete di te;
mi toccasti,
e arsi del desiderio della tua pace.

( S. Agostino )

martedì 26 gennaio 2016

confusione tra la famiglia

Cari amici,
come cristiani e come cittadini siamo chiamati in questo passaggio storico a dare una chiara testimonianza sul valore del matrimonio e della famiglia, che sono un patrimonio irrinunciabile dell’umanità intera. Si tratta del matrimonio fra uomo e donna, indissolubile, fedele e fecondo, dono di Dio Creatore, saldamente fondato sulla legge naturale. “Non può esserci confusione tra la famiglia voluta da Dio e ogni altro tipo di unione” ci ha ammonito Papa Francesco. Noi cristiani non siamo contro nessuno ma semplicemente siamo a favore della famiglia col padre, la madre e i figli, i nonni, le nonne e così via… Ne indichiamo la bellezza e la grandezza e vogliamo testimoniarlo con la realtà di numerose famiglie che sono il tessuto vivo della società e senza le quali non avremmo futuro. Chiediamo allo stato di prendersi cura della famiglia, di favorire la natalità, di non abbandonare a se stessi gli anziani, di aprire la strada del futuro ai giovani. Questi sono gli obbiettivi prioritari per i quali bisogna fare molto di più. Per dare segni di risveglio alla nostra società malata partecipiamo spiritualmente e, se possibile, anche di persona al Family day (giorno della famiglia) Sabato 30 Gennaio h. 14 presso il Circo Massimo a Roma.
Maria, Regina della famiglia
protegga le nostre famiglie e l’Italia intera.
Vostro Padre Livio

lunedì 25 gennaio 2016

Love Will Heal - PJ Anderson

Confio en ti (Jesus)

i peccati

Oggi tutti sono pronti
a scandalizzarsi dei peccati
...naturalmente degli altri
Mercoledi delle ceneri
Benedetto xvi

pregate in continuazione

Cari figli anche oggi desidero mostrarvi quanto vi amo. Però mi dispiace di non poter aiutare ciascuno di voi a comprendere il mio amore. Perciò, cari figli, vi invito alla preghiera e all'abbandono totale a Dio perché satana desidera allontanarvi da Dio attraverso le cose quotidiane e prendere il primo posto nella vostra vita. Per questo, cari figli, pregate in continuazione. Grazie per aver risposto alla mia chiamata!
16/10/1986

la gioia

sabato 23 gennaio 2016

Zhang Agostino Jianqing:"La Misericordia di Dio mi ha cambiato la mia vita"

Kenya, morto l'insegnante che difese cristiani

il 1° compito



il primo compito del vescovo 
è stare con Gesù nella preghiera.

il primo compito del vescovo 
non è fare piani pastorali
no..no 
pregare questo è il primo compito.

Papa Francesco: se il vescovo non prega, il popolo di Dio soffre

Storia di Adams, l’ex nazionale francese in coma da 33 anni.

Storia di Adams, l’ex nazionale francese 

in coma da 33 anni. 

La moglie: «Mai l’eutanasia»


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Gennaio 22, 2016 Leone Grotti
Sposata da 46 anni con l’ex calciatore del Paris Saint-Germain, Bernadette dimostra un amore sconfinato: «Lo lavo, lo vesto e gli dò io da mangiare. È ancora vivo ed è meraviglioso»
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Niente video e niente fotografie, né a lui né alla sua camera. L’amore che Bernadette (foto in basso) nutre per suo marito si capisce anche da questo piccolo dettaglio, dal rispetto profondo per la sua immagine. Essendo un ex calciatore della nazionale francese, trovare foto di Jean-Pierre Adams non è difficile ma da quando è entrato in coma 33 anni fa, non è stato diffuso neanche uno scatto. Bernadette non l’ha permesso.
L’ERRORE MEDICO. La moglie si prende cura di lui tutti i giorni, 24 ore su 24, dal 1982, quando il roccioso difensore allora 34enne ex Paris Saint-Germain, ormai a fine carriera, si è sottoposto a un intervento chirurgico di routine per sistemare il ginocchio. Quel giorno la maggior parte del personale dell’ospedale Édouard Herriot era in sciopero e i pochi in servizio avevano molti pazienti da curare contemporaneamente. Jean-Pierre venne intubato male: l’anestesista e un tirocinante fecero molti errori, causandogli un arresto cardiaco. Il cervello rimase senza ossigeno per troppo tempo, subendo danni irreparabili.
LA “GUARDIA NERA”. Da quel giorno l’ex difensore, che con Marius Trésor formò la coppia centrale della Francia soprannominata “Garde noire” (la “guardia nera”), è in coma e dopo 15 mesi Bernadette se l’è riportato a casa. «Non sapevano come prendersi cura di lui. Così mi sono detta: “Tornerà a casa”», spiega allaCnn. La donna oggi ha 73 anni e Jean-Pierre 67 ma non demanda niente alle infermiere: «Lo vesto a letto e gli cambio gli abiti tutti i giorni, poi gli sistemo la stanza e gli metto il suo profumo preferito. Da un po’ di anni purtroppo la Paco Rabanne non lo produce più, ora gli compro Sauvage di Dior».
«MI RICONOSCE». È sempre Bernadette che gli dà da mangiare, gli fa il bagno e lo gira per evitare piaghe da decubito. Ma perché non lasciare i compiti più gravosi a qualcun altro? «A volte capita che resti fuori a dormire ma lui si accorge che non sono io ad occuparmi di lui. Me l’ha confessato l’infermiera, dice che lui non sembra lo stesso. Io penso che lui percepisca le cose. Credo che riconosca anche il suono della mia voce e a volte mi sembra che, magari solo per un istante, lui capisca quello che gli dico. Perché io gli parlo di tutto in continuazione».
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DAL SENEGAL IN PELLEGRINAGGIO. Jean-Pierre è arrivato in Europa a 10 anni: fu la nonna a portarlo in Francia in pellegrinaggio. Lo iscrisse a scuola negli anni ’50 e presto il ragazzo venne adottato da una famiglia francese. Negli anni ’60 Jean-Pierre incontrò Bernadette a un ballo e nonostante i genitori di lei non vedessero di buon occhio un matrimonio con un uomo di colore, acconsentirono alle nozze.
46 ANNI DI MATRIMONIO. Dopo 46 anni di matrimonio, Bernadette riesce a sostenere i costi delle cure grazie all’indennizzo che il tribunale le ha riconosciuto dopo 12 anni di processo per gli errori commessi dall’ospedale. Inoltre, la lega francese e gli ex compagni di squadra hanno spesso organizzato partite benefiche per raccogliere fondi per aiutarla.
«EUTANASIA? NO, NO, NO». Bernadette oggi è nonna. Ai suoi due figli si sono aggiunti tre nipoti e c’è una sola cosa che la spaventa: «Che cosa succederebbe se io morissi prima di lui? Resterebbe senza nessuno a prendersi cura di lui. Se non ci sono io, chi lo farà?», dice aggiungendo di non voler lasciare questo compito gravoso sulle spalle dei figli. Il giornalista della Cnn azzarda un’ipotesi: e l’eutanasia? Secca la risposta: «Che cosa mi sta suggerendo di fare? Di privarlo del cibo? Di lasciarlo morire poco a poco? No, no, no. Jean-Pierre è sempre stata una persona accattivante e ora ha bisogno di aiuto. Lui oggi è ancora vivo e questo è meraviglioso. E magari un giorno, con il progredire della scienza, potrà svegliarsi».


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diego manetti vi racconto medjgorie

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Diego Manetti è professore di filosofia alle scuole superiori, collabora con la casa editrice Piemme, conduce un programma radiofonico a Radio Maria, dal titolo “Sulle tracce di Maria” e ha scritto molti libri-intervista su Medjugorje con Padre Livio Fanzaga.
Cosa pensa delle apparizioni a Medjugorje?
Io ho vissuto in prima persona quello che è Medjugorje, ho fatto esperienza di questo. Per me fare esperienza è stato decisivo perché per tanti anni avevo studiato il fenomeno Medjugorje “da lontano” e mi accorgevo che non potevo arrivare ad un giudizio che considerassi valido almeno per la mia persona.
Ho dovuto recarmi di persona sul posto, una decina di anni fa, e da quello che ho visto posso dire (rispettando pienamente il giudizio della Chiesa e la sua prudenza) credo personalmente che le apparizioni siano autentiche. Attraverso Medjugorje la Madonna, per la mia vita, ha rappresentato una svolta centrale.
Quando è andato la prima volta a Medjugorje?
Era l’anno 2004. Ricordo che una collega della casa editrice era rientrata da pochi giorni da Medjugorje ed era entusiasta, devo dire di averla vista diversa: una persona molto attiva e decisa, era rientrata al lavoro, da questo luogo, con una pace che pensavo non potesse appartenerle. Mi ha colpito: come dicevo, Io avevo sempre studiato Medjugorje, attraverso i libri, mi ero sempre documentato. Ma non c’ero mai stato.
Spinto dal suo invito, siamo partiti subito per Medjugorje insieme ad alcuni amici.
Ricordo bene la prima volta che mi sono recato in Bosnia Erzegovina: era il 18 marzo 2004, abbiamo potuto assistere all’apparizione annuale a Mirjana.
E’ stata un esperienza molto toccante.
All’inizio temevo di non riuscire a raccogliermi in preghiera, perché c’erano migliaia di persone. Invece ricordo, che pur avendo parecchia distanza dalla veggente, dentro di me avevo fatto una preghiera, chiedendo di essere più vicino per essere più partecipe a questa esperienza.
Mi trovavo quasi a dover rinunciare e, facendo questa piccola offerta nel mio cuore, non so come ma, nel giro di pochi istanti, ho visto aprirsi un varco davanti a me e sono arrivato proprio vicinissimo a Mirjana che si trovava così proprio di fronte a me. Quando la veggente è caduta in estasi, dopo aver preparato questa apparizione con una preghiera breve ma molto intensa, ha alzato gli occhi al cielo e per un attimo ha incrociato i miei occhi ed ho visto che non vedeva nulla di quello che c’era intorno.
Era la prima volta che assistevo ad un’estasi, ma ho subito avuto la certezza interiore che non era un fenomeno naturale e che non stava fingendo.
Lei ha scritto un libro, in cui parla dei segreti di Medjugorje dal titolo: “I segreti di Medjugorje. La Regina della Pace rivela il futuro del mondo”.
Cosa può dirci dei segreti di Medjugorje?
Quando nei primissimi anni, ancora adolescente, mi avvicinavo ai fenomeni di Medjugorje, l’elemento che più m’incuriosiva erano i segreti.
La cosa strana era che tutti quelli che erano legati a Medjugorje, quando si parlava dei segreti, subito cambiavano tema. La cosa mi lasciava un po’ perplesso.
Poi, andando a Medjugorje, mi sono reso conto che è così forte l’invito alla preghiera, alla conversione, che ciò che veramente conta è altro: non basta interessarsi ai segreti per curiosità, ma occorre desiderare anzitutto la conversione del cuore.
Questo non significa che i segreti siano trascurabili: incominciando a scrivere libri con Padre Livio, ho avuto la fortuna, attraverso la sua preparazione e la sua esperienza di fede e il suo legame con Medjugorje, di penetrare più da vicino quest’elemento e mi sono accorto che non è per nulla secondario.
Oggi parlare dei segreti significa parlare delle profezie, un termine comune nella letteratura biblica e mistica-cristiana, cioè parlare di un elemento che c’interpella da vicino e ci chiama ad interrogarci su quello che sarà il futuro.
Prima d’interrogarci sul futuro del mondo, dobbiamo interrogarci però sul futuro della nostra vita e per questo basta il Vangelo per accorgerci e ricordarci che nessuno può aggiungere un’ora alla sua vita.
La prima domanda che devo farmi è: “Come sto vivendo il mio oggi, la mia giornata?”. Potrebbe essere quella decisiva.
La Madonna ha richiamato spesso questa prospettiva evangelica dicendo a Medjugorje di non interrogarci troppo e di leggere il Vangelo perché lì c’è ogni risposta e affermando inoltre che “Chi prega non ha paura del futuro”.
La Madonna ha anche detto: “Con i segreti che intendo realizzare qui, voglio dare compimento a quello che ho cominciato a Fatima”.
Studiando questi messaggi, in particolare sui segreti, con padre Livio abbiamo visto che c’è un elemento centrale in tutto il fenomeno delle apparizioni.
In molte apparizioni, la Madonna a Medjugorje ha fatto sempre presente che Satana oggi è più violento che mai.
Lai ha scritto un libro su questo tema che riguarda l’azione del maligno. Come Satana oggi attacca il mondo contemporaneo?
E’ una domanda che mi coglie sul vivo, perché ricordo l’origine, ovvero il primo libro che ho scritto con Padre Livio, “L’ora di Satana”… tutto è partito da un esperienza personale.
Mi era accaduto di accompagnare un amico con un altra persona per chiedere una consulenza ad un sacerdote esorcista e mi sono reso conto che c’era bisogno di preghiere di liberazione.
Credevo agli esorcisti, ma mai avevo visto all’opera un sacerdote che in nome di Cristo si metteva a combattere il demonio.
Ricordo che sono andato da Padre Livio, a dirgli che bisognava parlare di questo tema, ma non solo di questo. Far capire soprattutto come il demonio attacca con la tentazione, con le prove, con le ossessioni, qualsiasi fedele. Allora è nata l’idea, di raccontare “L’ora di Satana”, cioè come questo momento sia un momento particolare di attacco.
C’è un messaggio molto importante che la Regina della Pace a Medjugorje, ha dato il 1 gennaio 2001: “In questo momento Satana, è sciolto dalle catene”.
Ha lasciato intendere che il demonio si sta scatenando come mai prima d’ora.
I fronti d’attacco essenziali sono 3: la famiglia, i giovani e la pace.
La famiglia perché è lo specchio della Trinità: il demonio vuole sfregiare quest’opera più bella della creazione, convincendo l’uomo che la famiglia naturale sia un’invenzione culturale mentre è il dono più prezioso che Dio ha fatto all’uomo.
Vuole colpire i giovani, perché ormai sono privi della speranza, della pace, sono privati di valori senza più la capacità di credere e di vivere l’amore vero.
Infine la pace: il nostro ormai è un mondo senza pace. Non mi riferisco solo alle guerre ma, come dice la Madonna, soprattutto manca la pace nel nostro cuore e nelle nostre famiglie.
Il demonio sta lanciando un attacco, più forte che mai, contro questi tre fronti.
Ma mentre il demonio attacca, la Madonna controattacca. In questi oltre 30 anni a Medjugorje, sta chiamando i suoi discepoli, i suoi apostoli, affinché riportino Gesù Cristo nel cuore degli uomini.
L’ateismo è uno degli attacchi di Satana?
Più che l’ateismo direi che lo è l’idolatria.
L’ateismo, ormai è un fattore di minoranza, nessuno osa dire “Non credo in Dio e non credo in nulla”.
Si dice piuttosto di non credere in Dio ma di credere in un altro dio. Infatti, si sceglie: il sesso, il potere, la droga, il proprio io, l’orgoglio… in questo modo si ripercorrono le prime orme di ribellione di Lucifero, che si eretto contro Dio, opponendosi a San Michele, rifiutando di riconoscersi come creatura. Ha rigettato il proprio creatore, ha rifiutato Dio.
Poi dopo aver perso la condizione di grazia e di amicizia con Dio, ha indotto allo stesso peccato anche i nostri progenitori.
Anche Adamo ed Eva hanno peccato di disobbedienza. Questo è il peccato che il demonio, va seminando nel cuore dell’uomo; ma l’uomo è fatto per adorare qualcosa che è più grande di sé.
Quando si rinuncia di essere veri adoratori in Spirito e Verità di Dio, si diventa idolatri. Questo è uno degli attacchi che il demonio va portando avanti.
Accanto all’idolatria, c’è la impostura anticristica, cioè il far credere che Gesù Cristo non sia il Figlio di Dio.
In diversi libri, con Padre Livio, abbiamo messo in evidenza questo tema, ad esempio nel “Ritorno di Cristo”, facendo vedere che Cristo è talmente scomodo per l’uomo che vorrebbe fare tutto da sé, che anziché negarne l’esistenza, si preferisce ridurne la figura ad un difensore di pace, un rivoluzionario, un ecologista o un profeta come tanti.
Invece la mia fede riconosce che Gesù è il Cristo ed il Figlio di Dio.
La Madonna a Medjugorje, ha portato anni fa, Vicka e Jakov, a vedere: il paradiso, l’inferno e il purgatorio.
Lei ha scritto di recente un libro, in cui parla di queste profezie, dal titolo “Inchiesta sull’inferno. Salvezza e perdizione nelle profezie di Medjugorje”.
Può dirci qualcosa in più?
E’ un interesse vivo che ho avuto sempre, sapendo che la nostra vita ci vede pellegrini su questa terra fatti per il cielo.
Tante volte, la Madonna a Medjugorje ha detto “Io sono venuta per chiamare tutti alla salvezza, per portare tutti a mio Figlio, per portare tutti al paradiso e alla vita eterna”.
Questi, più che luoghi, come ci viene insegnato dal catechismo sono delle condizioni: due sono eterne – il paradiso e l’inferno -, una invece è temporanea, cioè il purgatorio.
Oggi si sentono tante prediche che parlano d’impegno sociale, di giustizia e di equità. Sono tutti valori importanti, per una buona e pacifica convivenza sociale, però le cose più importanti sono le “ultime cose” della vita: la morte, il giudizio, l’inferno e il paradiso.
Con Padre Livio abbiamo scelto di fare un inchiesta sull’inferno. Ci siamo chiesti se ci fosse qualcosa di sospetto, in questo silenzio su un tema così spinoso e così scottante.
Dell’inferno non si parla più. Quando una persona muore, si chiede se sia morta bene, alludendo al fatto se sia morta senza soffrire o se è morta senza lasciare debiti, ma nessuno si chiede che cos’è di questa persona “dopo”. Quando si va a un funerale, quando si sentono alcune omelie su persone che sono morte, tutti parlano come se automaticamente quella persona fosse già in paradiso.
Invece, ci viene da chiederci: “Quest’anima che adesso è di fronte a Dio, a quale giudizio viene incontro? Come ha vissuto la sua vita? Quanto ha vissuto la comunione con Dio durante la sua esistenza terrena?”.
Abbiamo voluto parlare dell’inferno per due motivi fondamentali: non per fare terrorismo psicologico e spaventare le persone, ma per dire come prima cosa che l’inferno esiste e l’esistenza dell’inferno è la garanzia che la nostra libertà è autentica.
Se l’uomo è libero, è moralmente responsabile ed è drammaticamente libero al punto che può addirittura arrivare a rifiutare Dio.
Questa scelta così drammatica di rifiutare Dio, per essere sostanziale e reale, deve portare delle conseguenze reali. L’inferno – dice il catechismo – è uno stato di autoesclusione dell’anima da Dio.
Dio rispetta la mia libertà al punto che non mi toglie mai le conseguenze, di questa scelta volontaria e radicale.
Va all’inferno – cin insegna la dottrina della Chiesa – solo chi muore in peccato mortale senza pentirsi.
La seconda conseguenza è il fatto che se è possibile perdersi è anche possibile salvarsi.
Se c’è l’inferno è perché c’è anche il paradiso, se posso dire di no è anche perché posso dire di si.
Per cui vale il detto: “Ci si salva per grazia, ci si danna per colpa propria”.
Abbiamo cercato, con Padre Livio, di riportare quest’argomento alla ribalta, per dire che se di quest’argomento non se ne parla, il primo ad essere contento è il demonio.
Se invece io parlo dell’inferno, è perché lo voglio evitare e voglio andare in paradiso.
Cosa pensa dei veggenti, che ormai da quasi 34 anni, sono il tramite che alla Madonna permette di far sapere al mondo ciò che dice nei messaggi?
Dei sei veggenti posso dire che con alcuni di loro ho instaurato un bel rapporto di amicizia e di familiarità che si è andato consolidando negli anni.
Sono persone profondamente semplici e genuine: quello che mi colpisce è che sono veramente strumenti, che confermano ogni giorno quello che la Madonna ha detto a loro, rispondendo ad un’esplicita domanda “Perché hai scelto noi?” e la Madonna ha replicato: “Io ho scelto voi perché non siete i migliori”.
Non sono dei privilegiati. Quello che ho potuto notare in tutti questi anni è che hanno avuto una grandissima fedeltà ad una missione che è veramente più grande di loro. Hanno avuto la vita completamente stravolta da questo che, se è un grande dono, è anche una grande responsabilità.
Sono chiamati ad essere messaggeri fedeli.
Tante volte si specula sui veggenti interrogandosi sulla loro vita privata, sulle loro abitudini, ma io penso che siano anzitutto degli strumenti e come tali vadano guardati. Credo che sia molto importante che ognuno di noi possa pregare per loro perché il compito che gli è affidato è veramente importante.
Immaginiamo che quando vengono colpiti i pastori, le pecore si disperdono. Questo vale per i sacerdoti, ma vale anche per tutte le persone che sono strumenti di Dio.
Credo che questi sei ragazzi, nelle loro differenti umanità e diversità di caratteri, siano veramente gli strumenti che la Madonna ha scelto per portare il Suo annuncio di pace e di conversione, in questo nuovo millennio.
Secondo lei, Medjugorje darà una nuova svolta alla chiesa?
Con Padre Livio, abbiamo tentato di mettere in luce, il rilievo che Medjugorje credo possa avere per la chiesa, scrivendo proprio un libro intitolato “Medjugorje rinnova la chiesa”.
Con questo, non intendiamo alludere a chissà quali riforme e rivoluzioni, ma dire semplicemente che ciò che sembra abbia costituito l’anima delle riforme della chiesa è sempre stato come un ritorno alle origini. Cioè riscoprire il Vangelo, nella sua integralità e nella sua purezza.
Vediamo che la Madonna richiama a Medjugorje la preghiera, il digiuno, la confessione, la Messa, la Parola di Dio… questi sono tutti elementi centrali di quella che è la vita della prima comunità cristiana, che vive i sacramenti, la Parola di Dio e una profonda comunione fraterna.
La Madonna è venuta a ricordare quello che è il Vangelo di suo Figlio, a richiamare tutta la Chiesa – cioè il popolo di Dio, sacerdoti, religiosi e laici – quello che è il compito di ognuno.
Da questo punto di vista, devo dire che Medjugorje, è un grande dono per tutta la chiesa e anche per quelli che sono al di fuori della chiesa.
L’augurio che faccio a lei e a tutti i radioascoltatori è che sempre la Madonna possa rivolgere anche a noi, quelle parole con cui chiude ogni suo messaggio a Medjugorje: “Grazie perché hai risposto alla mia chiamata”.

di rita sberna

la bibbia è ammessa in prigione

quando si comincia bene la giornata

pellegrinaggio a Civitavecchia

pellegrinaggio a Civitavecchia
sabato 6 febbraio
Partenza ore 5 nel piazzale chiesa San Nicolò.
Costo 70 euro compreso di pranzo. 
Ora prevista del rientro 22
per informazioni
don giuseppe castelli
tel. 338-9466032

venerdì 22 gennaio 2016

grazie Dio

chi ringrazia dell'aria che respiriamo??
dice il talmud che le mamme ebree
debbono insegnare al proprio figlio
a dire grazie Jahvè 
ad ogni boccone grande come un'oliva
...perchè se non si abituano a ringraziare
Dio da piccoli non lo faranno da grandi

dio sorride

Quando l’uomo pensa,
Dio sorride.
(Proverbio ebraico)

ti adoro o croce santa



TI ADORO O CROCE SANTA
Ti adoro, o Croce Santa,
che fosti ornata del Cor­po Sacratissimo del mio Signore,
coperta e tinta del suo Preziosissimo Sangue. 
Ti adoro, mio Dio, posto in croce per me.
Ti adoro, o Croce Santa,
per amore di Colui che è il mio Signore. Amen.
(Recitata 33 volte il Venerdì Santo, libera 33 Anime del Purgatorio.
Recitata 50 volte ogni venerdì, ne libera 5. )
Venne confermata dai Papi Adriano VI, Gregorio XIII e Paolo VI).

" IL SEGRETO DI MEDJUGORJE "



Ascolta la presentazione del nuovo libro di P. Livio:
" IL SEGRETO DI MEDJUGORJE "
SCARICA & ASCOLTA

http://www.radiomaria.it/archivio4me.aspx?itemID=135afee7-a1d1-4e51-aab7-e9bedfff233f

SEMPLICE

UNA DONNA SEMPLICE
Vive sola con la figlia Susanna,
gravemente inferma dai primi mesi di vita
L'infermità della figlia le impedisce di pensare 
alla propria morte tranquillamente.
Tuttavia ha fiducia nella provvidenza,
nell'affetto degli altri figli, negli angeli custodi.
Benché in modo caotico, tormentato e discontinuo, crede in Dio.
Un anno prima di morire - cosa che accadrà
nell'ottobre 1991 a Roma, all'età di 75 anni -
la scrittrice Natalia Ginzburg
compilava questa toccante
autotestimonianza in terza persona.
c'è un rimpianto in queste parole,
Ma c'è anche il segno di una benedizione,
perché, quando si è impegnati per gli altri,
si dimenticano le proprie paure e preoccupazioni.
l'autrice ci propone, una vita autentica, semplice e fedele.

nella mia vita

Durante la mia vita
ho capito che l'amore è tutto
-sempre e in ogni situazione.
Madre Elvira

dentro di noi

dentro di noi c'è qualcosa di stupendo
che non possiamo immaginare.
Esiste un mondo prezioso e profondo
che dobbiamo scoprire e sviluppare.
madre Elvira

Grazie MAMMA ELVIRA - italiano

in chiesa

Nella chiesa vuota il sacerdote 
vede una donna seduta con la testa tra le mani. 
Passa un'ora ed essa e' sempre li' 
con la testa tra le mani.

Pensando d'aver davanti un'anima in crisi,
il sacerdote le si avvicina: "Posso esserle d'aiuto'? "
La donna risponde a bassa voce : 
" No reverendo grazie, 
sto gia' ricevendo tutto l'aiuto di cui ho bisogno"

il Giocoliere di Dio


Infinito+1 è lieta di presentarti Paul Ponce,
Paul da bambino fu il giocoliere più giovane del mondo e oggi è uno fra i più grandi. Dopo un'adolescenza di successi passata sui palcoscenici più prestigiosi del pianeta, sentì che gli mancava "qualcosa"...
Quello che vedi qua sotto è il trailer in italiano, con le voci dei due protagonisti principali rispettivamente di Alessandro Greco e di sua moglie Beatrice Bocci, anche loro testimoni, nella loro vita matrimoniale, della presenza e dei doni di Dio. Il film però non è stato ancora doppiato, perchè non abbiamo le risorse economiche per farlo. Quindi... serve il tuo aiuto.
Ecco come:
1) Su questo link http://www.infinitomasuno.it/negozio-online/ puoi già acquistare il DVD che ti sarà spedito a casa il 19 Marzo, Festa di San Giuseppe. Vogliamo poter credere di farcela grazie alla tua generosità!
2) Se desideri sponsorizzare il film attraverso una donazione puoi scrivere a: distribuzione@infinitomasuno.org.

Sulla pagina facebook sarà possibile vedere in tempo reale a che punto è arrivato il finanziamento del doppiaggio o in alternativa visitando il link:http://www.infinitomasuno.it/il-giocoliere-di-dio/.

E' il pubblico che decide quali film vedere. Decidi TU!

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Infinito+1 Italia 

Francesco Travisi

www.infinitomasuno.it

giovedì 21 gennaio 2016

una vita autentica

UNA DONNA SEMPLICE
Vive sola con la figlia Susanna,
gravemente inferma dai primi mesi di vita
L'infermità della figlia le impedisce di pensare 
alla propria morte tranquillamente.
Tuttavia ha fiducia nella provvidenza,
nell'affetto degli altri figli, negli angeli custodi.
Benché in modo caotico, tormentato e discontinuo, crede in Dio.
Un anno prima di morire - cosa che accadrà
nell'ottobre 1991 a Roma, all'età di 75 anni -
la scrittrice Natalia Ginzburg
compilava questa toccante
autotestimonianza in terza persona.
c'è un rimpianto in queste parole,
Ma c'è anche il segno di una benedizione,
perché, quando si è impegnati per gli altri,
si dimenticano le proprie paure e preoccupazioni.
l'autrice ci propone, una vita autentica, semplice e fedele.

...usa il cuore

Ascolta i discorsi dei sapienti, 
studia le scritture, istruisciti. 
Tutto questo è bene. 
Ma finché non avrai posto 
Dio al centro del tuo cuore, 
non avrai acquistato nulla.